Spazio e Tempo Assoluti  

Se volete sapere perché e in che modo lo spazio e il tempo si deformano potete leggere Il regno di LuxIn una pagina e con un filmato di 1 minuto viene spiegato come la luce con la sua velocità “definisce” il tempo e lo spazio dei corpi in funzione del loro moto. Se volete approfondire l’argomento leggete Spazio e Tempo. 

Oliver-HeavisideChi è costui nella foto?   Fino a pochi mesi fa non lo conoscevo nemmeno io è Oliver Heaviside. Rispetto a tanti altri “geni” della fisica ritengo che egli sia uno tra i più dimenticati e sconosciuti. Quasi  tutti hanno sentito parlare delle equazioni di Maxwell ma pochissimi sanno che esse sono costituite da 20 equazioni con una matematica complicatissima come i quaternioni.  Le 4 equazioni che oggi si studiano come Equazioni di Maxwell sono state scritte da questo individuo con un lavoro di pulizia e di semplificazione delle 20 equazione differenziali. Difficilmente le equazioni scritte da Maxwell potevano essere capite e gestite dai fisici.

Oliver Heaviside nacque a Camden Town, un sobborgo di Londra, il 18 Maggio 1850, da una famiglia povera e numerosa. A causa della scarlattina presa quando era molto piccolo perse gran parte dell’udito. Tale l’infermità gli resero molto difficili i rapporti con gli altri ragazzi e gli sconvolse per sempre la vita. I suoi risultati scolastici comunque erano molto buoni. L’unica materia in cui andava male era la geometria che trovava astrusa, ciò risulta strano per un personaggio che avrebbe segnato la storia della matematica e dell’elettromagnetismo. All’età di 16 anni Oliver, non ritenendolo il suo ambiente ideale, decide di abbandonare la scuola nonostante i buoni risultati. Poiché era il periodo d’oro dell’elettricità impara da solo l’alfabeto Morse e chiede al suo zio, il famoso Charles Wheatstone, di trovargli un lavoro. All’età di  18 anni si ritrova  con uno stipendio e un lavoro in una società di telegrafi.  Oliver non si può dire che amasse la scuola, ma di certo amava lo studio.  Dopo solo sei anni, alla giovane età di 24 anni, lascia il lavoro proprio per dedicarsi esclusivamente a studiare gli argomenti che più lo interessano.

Ciò che lo interessa soprattutto è la teoria dei campi elettromagnetici di J.C. Maxwell. Da autodidatta, dedicandovisi anima e corpo, studiò l’opera del fisico scozzese. Il grande fisico scozzese  alla sua morta lascia un lavoro mastodontico, complicatissimo, costituito da tecniche matematiche complesse (i quaternioni, ad esempio) e ben diverso dalle 4 eleganti equazioni che oggi portano (erroneamente) il suo nome.

Heaviside si trova a sua agio nella nuova teoria elettromagnetica e ne diventa un esperto come nessun altro: “ha una capacità di visione, di comprensione così profonda dei fenomeni elettromagnetici da rivoluzionare per sempre  tale campo della fisica. Moltissimi termini elettrici sono stati introdotti da Oliver: impedenza, reattanza, induttanza, permettibilità, suscettibilità e molti altri; sua l’invenzione del cavo coassiale, suoi i nomi di diversi effetti di elettrotecnica (effetto “pelle”, equazione delle linee) e tanti altre. Molti sono i successi,  di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’elettrotecnica, che non sono associati al suo nome. Per portare un esempio per primo, già nel 1888, Heaviside aveva calcolato la contrazione del campo elettrico per le cariche in movimento che avrebbe portato Lorentz a calcolare le contrazioni del corpi in movimento.

Oliver Heaviside è stato uno scienziato sperimentale, tuttavia il suo lavoro più straordinario è stato essenzialmente  teorico. Come spesso capita per molti scienziati sperimentali, la stima e la gloria nel tempo  venne  riversata ai fisici  teorici, più facilmente premiati con la definizione di “geni”.

I grandi fisici suoi contemporanei riconoscevano senza difficoltà la grandezza di Heaviside: Lord Kelvin lo definì “un’autorità”;  Lodge, lo presentò come uno scienziato “le cui profonde ricerche nel campo delle onde elettromagnetiche si sono spinte più lontano di quanto chiunque possa ancora comprendere”; e a sostenere la sua candidatura alla Royal Society erano gli stessi Kelvin e Lodge, Poynting, Fitzgerald e altri. Ma Oliver dai capelli rossi, piccolo di statura e mezzo sordo era abituato ad essere sulla difensiva, e sembra addirittura che gli onori che riceveva lo spaventassero più di quanto gli facessero piacere. Dopo qualche anno si ritirò in campagna, si isolò, e probabilmente peggiorò anche il rapporto con sé stesso, se è vero che era solito firmare i suoi documenti con la scritta “W.O.R.M.”, che però fingeva solo d’essere un acronimo.